Gioco d’azzardo. Piacere, divertimento, dipendenza.

Gioco d’azzardo. Piacere, divertimento, dipendenza.

Incontro del Lions Club Assisi sulla tematica del Service nazionale

“HELP  EMERGENZA LAVORO,LUDOPATIA,SOVRAINDEBITAMENTO E USURA”

Assisi 16 Gennaio 2015

Stefania Casieri - Addetto stampa del L.C. Assisi

 

Hanno partecipato come relatori:

                                ing. Gianluca Fagotti   Presidente Lions Club Assisi

                                     dott .Stefano Ansideri  Sindaco di Bastia Umbra

                                     dott. Luciano Bondi Responsabile Servizio Alcologia USL Umbria 1

                                     dott Antonella Lucantoni Servizio Alcologia ,Antifumo e Gioco D’azzardo –USL 1

                                     dott Antonio Bodo referente del service per il  Club

 

            Introduce i lavori il presidente Fagotti facendo presente che forse il tema della ludopatia  non è abbastanza considerato in quanto il business del gioco è enorme: nel 2012  in Italia sono stati giocati più di 80 miliardi di Euro, per un incasso netto da parte dello Stato di 8 miliardi. Fra l’altro i costi sociali  legati al gioco  non sono da meno :oltre 800.000 persone a rischio dipendenza(GAP , Gioco d’azzardo patologico), famiglie distrutte, numerosi casi di suicidi  per i troppi debiti, senza contare le infiltrazioni mafiose , che riciclano denaro attraverso le sale Slot e i casi di usura sempre più in aumento.

Per fortuna che la campagna SLOTMOB, nata  nel 2013  e promossa da vari esponenti della Società civile per combattere  il problema del gioco d’azzardo legalizzato,premia i bar che hanno scelto di rinunciare alle slot machines  a favore di colazioni  o aperitivi in centinaia .Utilizzare la logica del mercato per scopi etici.,infatti se tutti scegliessimo di acquistare  solo nei bar senza Slot il problema sarebbe risolto.

 

Il dott Bodo ringrazia i relatori che hanno aderito all’iniziativa senza tentennamenti

 

Il Sindaco Ansideri , dopo i ringraziamenti di rito,introduce il termine azzardopatia , ricordando che quando nel 2010 iniziò a rendersi conto del problema  , emise un’ordinanza che vietava  l’uso nei centri sociali delle new slot,apparecchi di intrattenimento che riescono a creare  enormi aspettative di vincita nei giocatori, tanto che anche madri di famiglia erano  attratte dal loro uso. Il provvedimento fu impugnato dalle Società che gestiscono tali congegni mettendo in discussione  la legittimità dell’iniziativa  del sindaco.

Fu interessata  della questione anche la magistratura  che solo il 31 Dicembre 2014  ha stabilito  che i centri sociali siano liberi dall’uso delle famigerate macchinette. Connessi ai problemi economici sono i  problemi dell’usura che non risparmiano neanche i giovanissimi  che nella migliore delle ipotesi vengono coinvolti nello spaccio di droghe. E’ stato deludente constatare che i Sindaci di comuni vicini  non si sono impegnati ,forse per il timore di ritorsioni. Purtroppo  c’è una normativa che regola l’installazione  di tali apparecchi  nei locali pubblici,c’è il tornaconto del gestore del locale e di  forti lobby che per tutto il gioco d’azzardo introitano 120-130 miliardi. Maggiori dovrebbero essere le iniziative contro il gioco d’azzardo . Il soggetto preda del vortice  del gioco  non è padrone di sé, ricorre ad una serie di bugie  e procura enormi danni alla famiglia.

 

Il dottor Bondi  riconosce che il numero di persone coinvolte è consistente ed elevato è il numero degli esercenti. Da quando nel 1895 Charles Fey  inventò le slot  c’è stato un incremento notevole sopratutto  negli ultimi  anni (dal 2000 al 2012 da 14  si è passati a 76 miliardi di euro con 800.000 giocatori patologici e 2.000.000 di giocatori non accaniti).Le motivazioni  sono appetitive (edonistiche)e avversative(fuga  da situazioni spiacevoli), conseguentemente le occasioni considerate piacevoli liberano dopamina  come dimostrano le risonanze magnetiche . Il GAP  è una malattia mentale  appartenente  ai disturbi del controllo degli impulsi e il disturbo del gioco d’azzardo  è inserito nel capitolo delle dipendenze.